L’84% DEI LAVORATORI ITALIANI, CONTRO IL 57% DEI LAVORATORI ESTERI, PREFERISCE LA FORMAZIONE ALL’AUMENTO DI STIPENDIO.
ARTICOLO TRATTO DAL “CORRIERE DELLA SERA”
L’84% dei lavoratori italiani preferisce una formazione che fornisca nuove competenze, piuttosto che un aumento di stipendio che rischia però di esaurire le prospettive di carriera.
Lo afferma un sondaggio della Kelly Services, multinazionale della risorse umane. La promozione soddisfa un obiettivo a breve termine, i dipendenti invece, mirano a crescere professionalmente.
Questa rinuncia al progresso immediato però è anche sintomo della profonda crisi attuale: solo 1 lavoratore su 7 infatti, crede di avere possibilità di avanzamento all’interno dell’azienda in cui lavora (nel resto del mondo la media è di 1 su 5).
Il record segnala la sfiducia dei nostri lavoratori verso le prospettive attuali, questo fa quindi protendere verso una domanda di formazione, spinta dalla speranza a migliorare la propria situazione.
<<Per questo – afferma l’amministratore delegato di Kelly Services, Stefano Giorgetti – lo sviluppo delle competenze deve diventare una priorità per le aziende che vogliono migliorare l’impegno e la produttività dei propri dipendenti>>. Anche da questo lato però i segnali positivi sono scarsi: del 35% degli intervistati italiani che dichiara di aver partecipato a corsi di formazione offerti dall’azienda solo il 4% se ne reputa soddisfatto. La conseguenza è che il 52% dei lavoratori ha dovuto autofinanziarsi la propria formazione.
Fonte: Corriere della sera, testo tratto da articolo di Enzo Riboni