Il Marketing è in fermento quando arrivano notizie incoraggianti come questa: il bonus che lo Stato ha deciso di erogare a chi investe in advertising e pubblicità.
Se è vero che la pubblicità è l’anima del commercio, per citare il buon vecchio Henry Ford, è anche vero che molte volte ci si trova, con i clienti, di fronte a frasi come: “Vorrei investire in un progetto di promozione o di Web Marketing, ma il budget è zero”.
Ed ecco che ci viene in soccorso lo Stato, con un incentivo a mettersi in gioco e un aiuto per le tasche e per non avere più scuse!
Per quanto concerne le detrazioni dalle campagne pubblicitarie, si potranno ottenere dei tassi pari al 75% per tutti e al 90% per start up, piccole imprese o aziende innovative.
Si potrà investire in TV e radio, ma anche su portali online, siti web, social network e su tutto il mondo cartaceo.
Il bonus è rivolto anche agli investimenti effettuati entro il 2017 e più precisamente quelli tra il 24 giugno e il 31 dicembre 2017, quindi, approfittare di questa iniziativa è un dovere per chiunque abbia un business, una piccola attività che desidera crescere o progetti più ambiziosi. L’ammontare detraibile per questo lasso di tempo è pari a 20 milioni di euro. Mica male!
Il prossimo anno, il 2018, è ovviamente incluso nel bonus.
CHI PUÒ USUFRUIRNE?
Nello specifico, destinatari del credito di imposta per l’acquisto di campagne pubblicitarie saranno:
- imprese, di qualsiasi natura giuridica (ditte individuali, società, startup e Pmi innovative).
- lavoratori autonomi e titolari di partita Iva;
- professionisti (sia iscritti che non iscritti ad albi, ruoli o collegi);
Quali campagne beneficiano del bonus pubblicità
A poter beneficiare del bonus pubblicità sono i cosiddetti «investimenti pubblicitari incrementali», ovvero tutti gli investimenti in campagne pubblicitarie che siano superiori di almeno l’1% rispetto a quanto investito per lo stesso settore nell’anno precedente.
La modalità di accesso alle detrazioni e i criteri di attuazione della legge non sono ancora definiti in pieno. Dovremo attendere il decreto attuativo del Presidente del Consiglio dei Ministri.