GRAZIE AL WEB 2.0 ED AI SOCIAL NETWORK, L’UTENTE SI È TRASFORMATO DA “CONSUMATORE PASSIVO” DI CONTENUTI, IN “PROSUMER”, CIOÈ UN SOGGETTO CHE È ALLO STESSO TEMPO FRUITORE E CREATORE DI CONTENUTI.
DI CONSEGUENZA, LE PMI NON POSSONO PIÙ PENSARE DI COMUNICARE LA LORO ATTIVITÀ O IL LORO PRODOTTO ATTRAVERSO I CANALI UNIDIREZIONALI DEL MARKETING TRADIZIONALE.
CON QUESTO POST VOGLIAMO FORNIRE AI TITOLARI DELLE PMI ALCUNE INFORMAZIONI DI BASE PER INIZIARE AD APPROCCIARSI AL WEB MARKETING.
Per prima cosa bisogna compredere che oggi la maggior parte degli utenti utilizza il web per informarsi e per creare relazioni. Di conseguenza la PMI che sceglie di aprirsi ai canali del web 2.0 (social network, blog, etc) deve cercare di soddisfare questo bisogno primario degli utenti, dialogando con loro ed allo stesso tempo fornendo dei contenuti informativi della propria attività (video, foto, etc).
Un altro concetto chiave del Web 2.0 e della socialità in generale è la necessità di condivisione, cioè l’istinto innato nel comportamento umano che porta le persone ad aggregarsi intorno a interessi comuni ed a formare delle moderne “tribù”: gli amanti del calcio, gli appassionati di musica, di arte e così via. Nel Web 2.0 chi ha un interesse è portato a condividere le informazioni con altre persone appartenenti alla sua “tribù” attraverso l’uso di canali informali, ad esempio Facebook.
Il titolare di una PMI che vuole parlare alla sua “tribù”, cioè al suo target, deve:
- “ASCOLTARE” i suoi bisogni monitorando gli spazi on-line;
- “CATTURARE” la sua attenzione dandogli le INFORMAZIONI di cui necessita;
- Coinvolgerla in un DIALOGO DIRETTO sui canali sociali dell’azienda.
Per scoprire in che modo mettere in pratica queste azioni vi invitiamo a seguire i nostri prossimi post…stay tuned!!!